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Il culto della Zeppola di San Giuseppe

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La tradizione gastronomica locale prevede, per il 19 marzo, la preparazione dalle tradizionali zeppole di San Giuseppe, ciambelle di pasta choux guarnite con un ciuffo di crema pasticcera ed un'amarena. Le origini di questa leccornìa sono antichissime, risalgono forse al 500 a.C. quando a Roma si celebravano le Liberalia, le feste delle divinità dispensatrici del vino e del grano, nel giorno del 17 marzo. In onore a Sileno, compagno di bagordi e "precettore" di Bacco, si bevevano fiumi di rosso nettare e si friggevano profumate frittelle di frumento.

Il culto della zeppola fritta si è diffuso nei secoli un pò in tutte le regioni Italiane con molteplici interpretazioni, in Costiera Amalfitana è divenuto un cult al quale è impossibile rinunciare in occasione della festa del papà.

Desideriamo condividere con voi la ricetta della nostra Zeppola di San Giuseppe che si tramanda gelosamente da ormai ben cinque generazioni.

Ingredienti per una dose di 20 Zeppole di San Giuseppe:

  • 1 litro acqua 100 gr di burro
  • 1 kg farina 00
  • 10 gr di sale
  • 12-15 uova fresche
  • olio di semi di arachidi S.Q.
  • Zucchero a velo S.Q.
  • Crema pasticciera S.Q.
  • Amarene S.Q.

Portiamo ad ebollizione 1 litro d' acqua e 100 grammi di burro, aggiungiamo 1 kg di farina 00 con 10 grammi di sale e procediamo con la cottura a fiamma lenta fino all'amalgamarsi del composto. Successivamente versiamo il composto in un recipiente e aggiungiamo progressivamente circa 12-15 uova fresche, con lo scopo di ottenere un impasto che deve divenire sempre più morbido, pur conservando un certo grado di solidità. Raggiunto l'obiettivo, inseriamo l'impasto nel sac a poche e modelliamo le nostre ciambelle su teglie precedentemente coperte da carta da forno.

 

Ora si che siamo pronti per affrontare il momento topico: la frittura. Prepariamo due padelle con una dose abbondante di un buon olio di semi di arachidi; nella prima immergiamo le nostre ciambelle preoccupandoci che l'olio non sia eccessivamente bollente: questa prima fase ci occorre per far sì che le zeppole si gonfino al punto giusto.

Quindi, passiamo le nostre zeppole nella seconda padella dove la temperatura dell'olio non deve essere inferiore ai 170 gradi. Questa è la fase decisiva della frittura: la zeppola deve essere tirata fuori quando ha raggiunto il giusto grado di fragranza e un bel colore dorato.

A questo punto non ci resta che passarle su carta assorbente e attendere che raffreddino, dopodiché completiamo il nostro lavoro decorandole con i classici rosoni di crema pasticciera, zucchero a velo e delle gustosissime amarene.

Buon San Giuseppe e buona festa del papà a tutti!